Trama
Amelia, detta Amy, ha trent'anni e lavora come editor in una casa editrice a New York. Grazie a un colpo di fortuna della sua amica Nina alla lotteria, la donna si ritrova a trascorrere le vacanze natalizie alla "Stella Alpina", il resort di lusso più ambito di tutto il Canada. Ed è qui che, in una gelida mattina innevata, fa la conoscenza di Argo, un dolcissimo e ribelle cucciolo di pastore belga. Scoprendolo a vagare tra i cespugli nel giardino del suo cottage, infreddolito e tremante, Amy lo porta all'interno per farlo scaldare davanti al camino, mentre Nina telefona alla reception. Così, apprendono che il padrone del piccolo ne ha già denunciato la scomparsa e può venire a prenderlo. Un vero sollievo per Amy, almeno fino a quando non si ritrova davanti il padrone in questione: Axel King, il suo primo amore, nonché il primo ragazzo ad averle spezzato il cuore. Una coincidenza davvero inaspettata, ma soprattutto sgradita: chi mai vorrebbe rivedere la persona che odia di più al mondo a soli tre giorni da Natale?
Qualche curiosità da parte dell'autrice
Ho scritto "Buon Natale, Argo" in occasione del contest letterario "EDS25 - Un amore sotto l'albero", organizzato dallo staff della pagina Instagram EDS Italia, in collaborazione con la casa editrice Blueberry Edizioni. Oltre alla soddisfazione di vedere il proprio racconto in gara, il contest metteva in palio per i primi quindici racconti in classifica - che alla fine sono diventati diciotto! - la pubblicazione all'interno di una raccolta di novelle natalizie prodotta proprio da Blueberry Edizioni.
Ammetto che, quando una mia cara amica mi ha messo al corrente dell'esistenza di questo concorso, l'idea di partecipare mi ha attirato subito, tuttavia non credevo che l'avrei fatto davvero. Mancavano solo pochi giorni alla scadenza stabilita per la consegna degli elaborati, e io non sono mai stata brava a scrivere a comando, soprattutto con dei limiti così restrittivi: massimo ventimila caratteri, spazi inclusi, per produrre una commedia romance con ambientazione natalizia e lieto fine obbligatorio. Impossibile, no? Almeno per me.
Tuttavia, quell'opportunità continuava a stuzzicarmi, e dopo quasi due giorni in cui non riuscivo a pensare ad altro, una minuscola idea ha iniziato a farsi spazio nella mia testa. Allora, mi sono messa davanti al pc e ho provato a buttarla giù.
Incredibile ma vero, le parole sono arrivate. Una dopo l'altra. E nel giro di appena tre giorni - un record per me, che a scrivere sono di una lentezza esasperante - è nata la storia di Argo.
Non avrei mai immaginato di ottenere un riscontro così positivo: dopo aver ricevuto numerosi commenti di apprezzamento da parte del pubblico, il racconto si è classificato al settimo posto (su trenta!) al contest, entrando di diritto all'interno della raccolta.
Inutile dire che è stata davvero un'enorme soddisfazione, per cui vorrei ringraziare di cuore la giuria di EDS Italia, la casa editrice Blueberry Edizioni e, soprattutto, tutti coloro che hanno dedicato il loro tempo a leggere la storia di Argo!
Infine, la cosa più importante... Più di una persona mi ha chiesto se il piccolo Argo fosse ispirato a qualcuno in particolare e direi che la risposta è ovvia.
La mia dolce Maya è stata con me per quasi dodici anni e avrà sempre un posto speciale nel mio cuore. Per questo, a poco più di un anno dalla sua scomparsa, ho pensato di dedicare a lei questa piccola storia.
Ciao piccola mia... Mi manchi tanto...